Conferenza al Teatro Cristallo

domenica  20.06.2020  ore 17.00

”Dall’impazienza alla pazienza con i testi sacri delle religioni per superare la rassegnazione”.

 

 

Gestire le relazioni durante il lockdown, ma anche ora nel tempo delle riaperture, ha richiesto e continua a richiedere una buona dose di pazienza.

I rappresentanti del Giardino delle Religioni racconteranno la loro esperienza con le parole dei Testi Sacri che, entrando nelle pieghe del quotidiano, hanno dato forma alle loro relazioni, alle loro scelte, alle loro fatiche.

 

Persone di religioni diverse, accomunate dallo stesso percorso di vita che a volte ha messo a dura prova la fede, ci diranno come la virtù della pazienza aiuta a superare tensioni, conflitti e difficoltà, a ritrovare l’equilibrio necessario, a riprendere a sperare, a ricominciare. 

Dall’impazienza alla pazienza

Testi Sacri ed esperienze di vita

20 giugno 2021

 

Pazienza. Parola risuonata più volte al Giardino delle Religioni domenica 20 giugno.  Tessere diverse per un  ricco mosaico a cui attingere per superare le difficoltà con pazienza creativa.

 

Jahel, della comunità ebraica ha parlato della sua esperienza di lavoro adoperando una parola che ormai fa parte del nostro vocabolario: resilienza. Vale a dire la capacità di  resistere e reagire in modo positivo davanti alle difficoltà.

 

Claudio-Moshe della comunità ebraica ha letto – dalla Torah - il racconto dell’esplorazione della regione di Canaan (Num. 13,1- 15,41), presente anche nella Bibbia cristiana e nel Corano (quinta Sura “Al Maida- La Tavola Imbandita). Quanta pazienza nei 40 anni di deserto, non tutti hanno compreso i segnali mandati da D-o. Essere ebreo significava già  3300 anni fa, e significa ancora oggi, essere un “agente di pazienza”- la storia lo ha dimostrato!

Quindi ha spiegato il precetto dello tzitzit, le frange da mettere sui vestiti: “E porranno sullo zizzit di ogni angolo un filo azzurro.(…) e lo vedrete e ricorderete tutte le mizvot del Signore e le eseguirete“.

Ha concluso riferendosi allo Shemà Israel: un precetto divino per ricordarsi che l’impazienza  si paga a caro prezzo e che la pazienza si può ritrovare. “Per questo  tra le frange vi deve essere sempre un filo di colore azzurro (pétil tekhélet), il colore del cielo, del paradiso, il colore che vediamo quando guardiamo in alto, il colore che esiste anche dietro a ciò che vediamo, anche al di la delle nuvole. Un filo che rappresenta l'incontro quotidiano con la maestosità della Trascendenza”.

 

Amir, giovane della comunità islamica ha letto e spiegato una aya (frase ) del Corano (2:153) che evidenzia come la virtù della pazienza abbia una grandissima importanza: "O voi che credete, rifugiatevi nella pazienza e nell'orazione. Invero Allah è con coloro che perseverano." Quindi ha pregato cantando in arabo e invocando per tutti la pazienza come grande forza d’animo.

 

Ester della comunità buddista di Merano ha sintetizzato così i molti insegnamenti del Buddha: “Il Buddhismo definisce la pazienza una via verso l'ascesi e la considera un fondamentale stadio di perfezionamento per chi vuole raggiungere l'illuminazione. Il Buddha definì la pazienza come la più grande delle preghiere”.

E’ importante imparare ad essere pazienti in ogni contesto della vita, solo così possiamo saper scegliere con saggezza.

 

P. Lucian della comunità ortodossa ha letto e commentato la parabola del buon grano e della zizzania raccontata dall’evangelista Matteo (13, 24-30).  “Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura (…) “.

Un messaggio di pazienza e di fiducia, un invito a ricordarci che bene e male sono mescolati come il grano e l’erba cattiva nei campi. Così nella vita, così nei tempi difficili di pandemia perché il seminatore getta il seme dovunque  e il miracolo della crescita è sorprendente (Mt 13, 3-9).  Se abbiamo il cuore aperto al seme della Parola sapremo accogliere con pazienza le difficoltà quotidiane, anche le prove conseguenze del covid 19. Lasciamo che la nostra vita sia trasformata  dalle parole di Gesù, perseverando con fiducia.

 

Maria della comunità cattolica ha commentato alcuni passi della Lettera dell’apostolo Giacomo: “Considerate perfetta letizia quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la vostra fede messa alla prova, produce la pazienza.”(1,2-3). Parole da leggere con attenzione e tensione per scrutare i “segni dei tempi” di cui parla Gesù e trovare  la risposta:  Guardate l’agricoltore, egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra, siate costanti anche voi rinfrancate i vostri cuori”. (Gc 5, 7-8).  Dentro il seme di una realtà nuova derivata dal covid 19 ci sono anche aspetti positivi che, in forme diverse, tutti abbiamo vissuto. Occorre essere grati per tante cose che davamo per scontate, prendere coscienza di sé e dell’Altro con la A maiuscola, prendere consapevolezza del mistero della vita, dedicare un po’ di tempo alla preghiera perché la vita diventi preghiera.

Con l’augurio di continuare a coltivare le opportunità riscoperte in questo tempo di crisi, sempre con pazienza e costanza.

 

Del lungo testo citato da Vincenzo della comunità Bahà’ì riportiamo un breve aforisma: "O FIGLIO DELL'UOMO! Per ogni cosa v'è il suo simbolo. Il simbolo dell' amore e la salvezza nell'ottemperare al Mio decreto e la pazienza nel sottostare alle Mie prove." (Bahá'u'lláh, Le Parole Celate ). L’esercizio quotidiano della virtù della pazienza, assieme alle altre virtù,  è importantissimo per una convivenza pacifica tra gli uomini. La testimonianza di Bahá'u'lláh è un valido esempio per noi oggi. Perseguitato, arrestato, incarcerato, esiliato non è mai andato in collera,  fu sempre mite, generoso, paziente e gentile. 

Preghiera comunitaria al Giardino 14.5.2020

Introduzione alla preghiera comunitaria del 14.5.2020

 

Oggi ritorniamo al Giardino delle Religioni accogliendo l'invito per la preghiera universale!  Stiamo tutti vivendo un momento difficile e incerto, un momento di passaggio dove noi e le nostre comunità stiamo dimostrando coraggio e reazione a questa pandemia che ci ha colpiti e siamo pronti a reagire per il benessere e il miglioramento di tutti!

 

In questo periodo abbiamo dimostrato la nostra resilienza,  siamo stati costretti a  cambiare il nostro modo di vivere, a scoprire le ns fragilità, abbiamo avuto il tempo per  pensare e meditare sui nostri veri bisogni, tralasciando le superficialità che spesso ci accompagnano e soprattutto abbiamo capito che solo  INSIEME possiamo farcela, che siamo una forza  e adesso lo dimostriamo stringendoci simbolicamente in un abbraccio  nelle nostre fedi religiose, chiedendo  al  Signore di continuare a proteggere ognuno di noi  e che salga a lui la voce delle nostre preghiere, affinché diventino  uno strumento di  pace, di speranza e di fraternità.

Comunità cattolica - katholische Gemeinschaft

 

Preghiera semplice
O Dio che ami tutti gli uomini come un Padre buono e misericordioso,
siamo qui oggi nel Giardino delle Religioni per testimoniare la nostra
volontà di essere un cuor solo e un’anima sola pur nella diversità di
lingua, cultura e fede. Le nostre voci si uniscono per formare una sola
voce che ti implora: “ allontana la rapida diffusione del coronavirus che
minaccia la vita di milioni di persone in tutto il pianeta”. Vogliamo essere
strumento del tuo amore per abbracciare idealmente le persone che
piangono i loro cari, morti senza un abbraccio; per soffrire con chi soffre, è
angosciato e smarrito; per sostenere tutti coloro che, in modi diversi,
donano il loro tempo, le loro energie e la loro stessa vita per curare,
aiutare, studiare, cercare, salvare…
Questa epidemia ci ha fatto scoprire “che cosa conta e che cosa passa,
ciò che è necessario e ciò che non lo è”, ha fatto emergere la fraternità a
volte sopita e nascosta, quei piccoli gesti che rendono la vita più
umana. Questa epidemia ha messo in evidenza quanto importante
siano la collaborazione, il dialogo, la condivisione, il rispetto reciproco,
la non violenza, la pace.
Coscienti di essere “tutti membri di una sola famiglia umana” ci uniamo
nella preghiera e nell’amore, un amore che si concretizza in opere di
carità fraterna, digiuno e cura del creato, per un mondo più umano che
si avvicini il più possibile al tuo progetto di Creatore.
Tu sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai ai
tuoi figli, inviandoci a testimoniare, amare, cambiare perché “noi siamo
l’unica Bibbia che gli uomini leggono ancora”.

 

 

 

Gebet der Hinduistischen Gemeinschaft

 

 

Allumfassendes Gebet von Swami Sivananda

 

Oh anbetungswürdiger Gott

voll Barmherzigkeit und Liebe,

Gruß Dir, in Demut gebeugt.

Sein ist dein Wesen,

Wissen und Seligkeit.

Allgegenwärtig bist Du,

allmächtig, allwissend.

Im Innern aller Wesen

wohnst Du.

Gib uns ein verstehendes Herz,

die rechte Einsicht,

ausgeglichenes Gemüt,

Vertrauen, Hingebung und

Weisheit.

Lege in uns geistige Kraft,

Versuchungen zu widerstehen,

und Denken und Wollen

zu beherrschen.

Befreie uns von Selbstsucht,

Gier, Zorn und Hass.

 

Gebet der Hinduistischen Gemeinschaft

 

Erfülle unser Herz

mit göttlichen Tugenden.

Lass uns Dich erschauen

in all den Namen und Gestalten.

Lass uns allezeit Deiner gedenken.

Lass uns stets

Deine Herrlichkeit singen.

Lass Deinen Namen

stets auf unseren Lippen sein.

Lass uns in Dir bleiben allezeit.

Preghiera per la comunità ebraica

 

 

O Signore D-O nostro, D-O dei nostri padri, D-O di ogni creatura

 

Sazia il mondo intero con  Tua  bontà e riempi le ns mani delle tue benedizioni e della ricchezza dei doni che giungono dalle tue mani. 

 

Proteggi e salva tutte le tue creature da ogni male, da ogni sorta di distruzione e da ogni calamità, concedi a noi una buona speranza e un futuro di pace. Abbi compassione e dona guarigione ad ogni persona  poiché tu sei buono e benefico verso chiunque,  ascolta la preghiera che giunge da ogni bocca

 

Benedetto sei tu che ascolti la nostra preghiera!

Metta Sutta – Discorso sulla benevolenza universale


Così dovrebbe agire chi pratica il bene
e conosce il sentiero della pace:
essere solerte, retto e sincero,
cortese nel parlare, gentile e umile,
dalla vita frugale, non gravato da impegni,
sereno, soddisfatto con poco,
calmo e discreto,
non altero o esigente.
E non fare ciò che i saggi disapprovano. Che tutti gli esseri vivano felici e sicuri,
tutti, chiunque essi siano:
deboli o forti,
lunghi o possenti,
alti, medi o minuscoli,
visibili e non visibili,
vicini e lontani,
già nati o ancora non nati.
Che tutte le creature siano felici! Che nessuno inganni l’altro,
né lo disprezzi,
né con odio o ira
desideri il suo male.
Come una madre con la sua vita
protegge suo figlio, il suo unico figlio;
così con cuore aperto
si abbia cura di ogni essere,
irradiando benevolenza sull’universo intero,
in alto verso il cielo, in basso verso gli abissi,
in ogni luogo senza limitazioni,
liberi da odio e rancore.
Fermi o camminando, seduti o distesi,
sempre quando si è svegli,
mantenere desta questa consapevolezza:
tale è la sublime dimora.
Il puro di cuore, non legato ad opinioni,
dotato di chiara visione,
liberato da brame sensuali,
di certo non tornerà a nascere in questo mondo.
Comunità Bodhidharma

Fürbitte für das gemeinsame Gebet

 

O Gott, es gibt vieles, das ich nicht weiß. Es gibt vieles, das ich nicht durchschaue. Es gibt vieles, das ich nicht in der Hand habe.

 

Wenn ich mich ohnmächtig fühle, will ich einmal tief durchatmen und darauf vertrauen, dass ich nicht das Ganze bewältigen muss, sondern das tun kann, was mein Part ist.

 

Wenn ich verunsichert bin, will ich einmal tief durchatmen und darauf vertrauen, dass ich nicht alleine bin und dass unsere Weisheit gemeinsam reicher ist.

 

Wenn ich Angst habe, will ich einmal tief durchatmen und darauf vertrauen Gott, dass ich nicht aus deiner Nähe herausfalle, sondern dass dein Geist mir nahe ist.

 

Was ich weiß, ist: Mein Leben und meine Liebe und meine Würde reichen so viel weiter als das, was ich leisten oder tun kann.

 

Was ich sehen kann, ist: Nach jedem Winter kommt der Frühling und neues Leben wächst aus dem kalten Erdboden.

 

Was ich kann, ist tief durchatmen und dieser Welt dann und wann Liebe einflößen, die sie so dringend braucht.

 

Gott, hilf mir, in aller Gebrochenheit doch auch für andere sorgen zu können. Lass mich Vorsicht walten lassen. Stärke mein Vertrauen. Lass mich den Glauben behalten!

 

Amen.

Preghiera della comunitá Ortodossa Rumena

 

Salmo 121

 

Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno,
il custode d’Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è come ombra che ti copre,
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il Signore ti proteggerà da ogni male,
egli proteggerà la tua vita.
Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.v

Preghiera per la comunità islamica

 

In nome di Allah, il Compassionevole. il Misericordioso.

La lode appartiene ad Allah, Signore dei mondi,

il Compassionevole, il Misericordioso,

Re del Giorno del Giudizio.

Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto.

Guidaci sulla retta via,

la via di coloro che hai colmato di grazia, non di coloro che sono incorsi nella Tua ira,

né degli sviati.
O Allah, tu sei il Compassionevole, il Misericordioso,

Nostro Signore e di tutte le anime,

a te ci rivolgiamo in umiltà e adorazione in questo mese benedetto di Ramadan,

o Allah a te chiediamo di mostrare la Tua misericordia, il Tuo amore,

la Tua magnificenza!

O Allah, guarisci i malati da questa malattia!
O Allah sostieni le famiglie che hanno perso i loro cari!

O Allah diffondi la pace e la serenità nel Tuo creato!

O Allah non permettere alla paura di recarci danno!

O Allah salva l'Italia, gli italiani e tutto il mondo da questa pandemia!
O Allah proteggici dal male degli uomini!

O Allah proteggici dalle calamità!

O Allah dacci la forza di adorarti!

O Allah guidaci sulla retta via, la via di coloro che hai colmato di grazia!

Amin!

Preghiera della Comunitá Bahai

 

 

Dai rivoli dolcemente profumati della Tua eternità dammi da bere, o mio Dio, e dell’albero del Tuo essere fammi gustare i frutti, o mia Speranza! Alle fonti cristalline dell’amor Tuo consenti ch’io mi disseti, o mia Gloria, e al riparo dell’ombra della Tua eterna provvidenza fammi riposare, o mia Luce! Sui prati della Tua vicinanza, innanzi alla Tua presenza, lascia ch’io vada errando, o mio Di-letto, e a destra del trono della Tua misericordia fammi sedere, o mio Desìo! Dalle brezze fragranti della Tua gioia lascia che un alito passi su di me, o mia Mèta, e nelle eccelse altezze del paradiso della Tua realtà lascia ch’io entri, o mio Adorato! Alle melodie della colomba della Tua unicità lascia ch’io porga orecchio, o Tu Risplendente, e mercè lo spirito del Tuo potere e della Tua possanza vivificami, o mia Provvidenza! Nello spirito dell’amor Tuo mantienimi saldo, o mio Soccorritore, e sul sentiero del Tuo beneplacito fa’ sicuri i miei passi, o mio Creatore! Entro il giardino della Tua immortalità, alla Tua presenza lasciami dimorar per sempre, o Tu Che mi sei misericordioso, e ponimi sul seggio della Tua gloria, o Tu Che sei il mio Possessore! Al cielo della Tua amorevole bontà innalzami, o mio Vivificatore, e guidami verso la Stella Mattutina del Tuo esempio, o Tu mio Fascinatore! Innanzi alle rivelazioni del Tuo invisibile spirito chiamami ad esser presente, Tu Che sei la mia Origine e il mio Eccelso Desiderio, e verso l’essen-za della Tua fragrante beltà, che a Te piacerà manifestare, fa’ ch’io ritorni, o Tu Che sei mio Dio!

 

 

Il potere Tu hai di fare quel che Ti piace. Tu sei, in verità, il Magnifico, il Gloriosissimo, l’Eccelso.

 

Bahá’u’lláh